Molte persone si chiedono se le intercettazioni telefoniche sono legali, ovviamente se messe in atto da un investigatore privato. Vediamo cosa dice la legge.
Intercettazioni telefoniche
Se è vero che effettuare da soli intercettazioni telefoniche è un vero e proprio reato, molte persone si pongono un quesito: farle fare da un investigatore privato è legale? Cerchiamo di rispondere in modo esaustivo a questo quesito.
La situazione è molto complessa. Anche le forze dell’ordine, infatti, non possono effettuare intercettazioni, a meno che non vengano autorizzate dal GIP (Giudice per le Indagini Preliminari), soltanto quando il PM (Pubblico Ministero) è in grado di dimostrare la presenza di gravi indizi di reato.
Se pensiamo di essere di fronte ad un’infedeltà coniugale, è possibile scoprire la verità senza mettersi nei guai con la legge, oppure senza cascare nelle trappole di abili truffatori, che vi promettono installazioni di software con malware che non sono certamente legali.
L’unico modo certo per poter avere prove da poter portare davanti ad un giudice è quello di affidarsi così ad un’agenzia investigativa. Questa potrà effettuare dei servizi di osservazioni statistiche e dinamiche, come ad esempio appostamenti oppure pedinamenti, pianificati in un contesto di protocollo investigativo.
Andiamo, quindi, a rispondere alla domanda precedente. Non esistono, per legge, alcune autorizzazioni speciali per dare la possibilità ad investigatori privati di intercettare e spiare un contatto di Whatsapp, Linkedin, posta elettronica o altri tipi di social network.
Tali comportamenti, infatti, sono assolutamente vietati dalla legge, perché sono interferenze illecite nella vita privata. Ne deriva una grave violazione della privacy ai danni dell’altra persona.
L’investigatore privato, quindi, non ha nessun modo di accedere ai servizi telematici della telefonia, nemmeno a quelli riservati delle forze dell’ordine. Ricordiamo, quindi, che tali attività di spionaggio non potranno mai essere eseguite dagli investigatori privati.